Pare che l’origine delle gare di Dragon boat risalga sino al 600 a.C.

I miti e le leggende sull’argomento sono infiniti, ma la tradizione vuole, che sia giunta fini ai giorni nostri la “Festa delle barche del drago” che si celebra il quinto giorno della quinta luna del calendario cinese.

Le barche in uso attualmente a livello sportivo internazionale, fanno riferimento al modello di Hong Kong, con 20 pagaiatori, un timoniere e un tamburino che scandisce il ritmo della pagaiata. A prua hanno la testa di drago e ovviamente a poppa, la coda.

Testa e coda sono removibili, e vengono tolte nelle gare in circuito, in quanto nei giri di boa possono rimanere danneggiate. Una barca da 20 posti è lunga 12,46 m. ed é molto affusolata. Il regolamento internazionale prevede anche le gare per equipaggi composti da 10 pagaiatori, più timoniere e tamburino e si disputano sulle distanze dei 200, 500 in linea retta e di 2.000 m. in circuito. Le gare possono essere riservate a equipaggi maschili o femminili, oppure misti.

Al club per anni ė stato in uso il vecchio dragon boat in legno, che faceva capolino maestoso, davanti alla sede, ma il settore ha preso grande slancio anche sull’onda dell’entusiasmo provocata dall’organizzazione dei Mondiali del 2012 e anche i materiali e lap tecnologia delle nostre barche in dotazione, 3 dragoni da 20 posti e 2 da 10, si sono adeguate al presente.

Il Dragon Boat è una disciplina molto aggregante, che suscita entusiasmo in chi la pratica, oltre ad essere particolarmente benefica per la struttura fisica, per qualsiasi età.

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